giovedì 1 novembre 2012

#province: il decreto sul riordino mette a rischio i 56.000 dipendenti

Gli accorpamenti dei territori dovranno essere affrontati anche con la revisione delle dotazioni organiche e dei fabbisogni.

Contrariamente a quanto il Governo ha sempre sostenuto, sono a rischio un quantitativo imprecisabile di dipendenti provinciali, in quanto l'effetto indirettamente auspicato degli accorpamenti è il loro esubero.

In ogni caso, le province dovranno mettere in disponibilità i dipendenti se dovessero risultare non virtuose in base ai parametri del non ancora emanato Dpcm attuativo dell'articolo 16, comma 8, della legge 135/2008.

In più, molti dipendenti, anche in questo caso non è possibile stimare quanti, andranno verso i comuni o le regioni, in funzione del trasferimento delle funzioni provinciali.

Il tutto senza nessuna indicazione sugli effetti per la finanza pubblica ed i bilanci.

Una follia operativa, che il Governo pensa di poter riuscire a gestire in pochi mesi, come se si stessero fondendo, invece che decine e decine di enti molto grandi, due piccole botteghe di quartiere.

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