venerdì 21 dicembre 2012

Dal riordino delle #province non si ricavava un euro di risparmio

Ancora fino a ieri, 20 dicembre 2012, la stampa generalista per bocca del, di solito documentatissimo Marco Travaglio, si stracciava le vesti per il mancato risparmio di 500 milioni all'anno, causato dalla mancata attuazione del riordino delle province.
Il lavaggio del cervello mediatico attivato in particolare da Sergio Rizzo ha funzionato, non c'è che dire. E il Ministro Patroni Griffi ha avuto l'abilità di rincarare la dose, facendo prendere per oro colato una stima di risparmi elaborata dal Ministro Giarda, senza alcuna base contabile.
Sarebbe, tuttavia, il caso che tutti leggessero quanto scrive il Ragioniere Generale dello Stato nella relazione tecnica all’emendamento (nota prot. n.109266 del 17 dicembre 2012)alla legge di stabilità, che congela per un anno la riforma: “Con riferimento- all’emendamento indicato in oggetto, pervenuto allo scrivente per le vie brevi, si rinvia a valutazioni politiche l’ulteriore corso della proposta di proroga degli interventi previsti dalla norma, tenuto conto che gli effetti sui saldi derivanti dalle disposizioni originarie non sono stati quantificati in quanto gli stessi potranno essere registrati solo a  consuntivo”.
È la dimostrazione della totale assenza di effetti sul bilancio pubblico dovuti alla tecnicamente sbagliata ed incostituzionale iniziativa governativa. Il resto sono solo ciance.

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