domenica 3 febbraio 2013

Un Paese che parla solo di "ridurre le #tasse", mentre il pifferaio è stato quello che ha aumentato la pressione fiscale di 4,5 punti...

Un Paese che da anni parla solo di "ridurre le tasse", mentre il pifferaio che incanta gli allocchi è stato quello che ha aumentato la pressione fiscale di 4,5 punti,- in conseguenza del costante aumento della spesa pubblica, per clientele, follie come l'Alitalia, multe per le quote-latte.
Un Paese dove un giuslavorista sedicente di sinistra per anni ha duettato con Brunetta sui "fannulloni", contribuendo al discredito delle istituzioni e di coloro che ivi lavorano. Un giuslavorisa che passa nella destra montiana, al grido che destra e sinistra non esistono più, ma che il welfare va cambiato, nel senso della riduzione degli investimenti e delle tutele per i lavoratori, nel disprezzo per i lavoratori.
Un Paese nel quale molti inneggiano al fatto che il numero degli iscritti all'università diminuisce, "così c'è meno gente parcheggiata", dimenticando che continuando a produrre, senza laureati, stracci, bottoni, metallo siamo già fuori mercato nel mondo; incapaci, ormai, di produzioni avanzate, incapaci di competere con Cina, India, Brasile.
Un Paese nel quale il Pd ha sempre duettato (mai duellato) con Berlusconi, senza mai affondare i colpi come una vera opposizione; dove il Pd ha fatto da stampella all'attacco al welfare durato 13 mesi da parte di Monti.
Un Paese ancora ad ascoltare Berlusconi che la spara sempre più grossa, in attesa di prossime elezioni nelle quali proporrà la restituzione a tutti degli ultimi 10 anni di tasse pagate.
Un Paese che non riesce a dire che le tasse occorre le paghino chi da sempre ha avuto la possibilità di evaderle, rubando, rubando il futuro e, per giunta, condannando il Paese votando i garanti della continuità del loro ladrocinio.
Un Paese disperato.

1 commento:

  1. Ignoranti, evasori, mafiosi costituiscono ormai una parte troppo grossa della società.

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