mercoledì 21 gennaio 2015

#dirigenti a contratto: #meritocrazia al contrario

In Italia vi sono tantissime persone che svolgono la funzione di dirigente pubblico, senza aver mai partecipato ad alcun concorso pubblico. O, anche, senza nemmeno averlo superato.

Eppure, l'articolo 19, comma 6, del d.lgs 165/2001 subordina la "chiamata" di costoro a due condizioni:

a) siano "conferiti, fornendone esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale,

b) la particolare e qualificata professionalità sia "non rinvenibile nei ruoli dell'Amministrazione".

Bene. Ma, se un dirigente a contratto partecipa ad un concorso e non lo vince e detto concorso lo vince un altro, come fa a sostenersi che disponga di una particolare e qualificata professionalità, non rinvenibile nell'ente?

Meglio chiedersi ancora: come è possibile dimostrare che un soggetto disponga di una competenza tale da poter essere chiamato a fare il dirigente senza concorso, a dispetto della circostanza che quando partecipa a concorsi non è in grado di superarli?

Questa è una follia organizzativa e giuridica che nell'ordinamento pubblico dura da anni, dal momento che le disposizioni del citato articolo 19, comma 6, a ben vedere tutto sommato restrittive, sono allegramente violate. A misura di dirigente "molto vicino alla cerchia". Come dimostra l'articolo pubblicato il 21 gennaio da Libero:

dirigenti a contratto

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