"Equitalia non arriva al 2018". Inutile il gioco a dubitare delle promesse. Sicuramente Eqiuitalia sarà eliminata.
Il fatto è, però, che governare e rformare non significa occuparsi solo della pars destruens. Occorrerebbe avere un progetto ben fatto per la pars construens. Che è esattamente quello assente.
Lo dimostrano la devastante e inutile riforma già attuata delle province, prodromo degli effetti ovviamente molto più deleteri della riforma della Costituzione. Perchè, anche in questo caso, si è pensato solo a demolire, mentre la ricostruzione è abborracciata e mal concepita, tale da determinare sena dubbio alcuno mali infinitamente peggiori di quelli ai quali si vorrebbe porre rimedio con la riforma.
In fondo, chi pensa di avere soluzioni facili per problemi complessi pensa solo e e sa solo impegnarsi ad abolire, eliminare, cancellare, distruggere, ma generalmente non ha un'idea precisa per ricostruire. Del resto, chi invece intende davvero riformare, prima, e non dopo, elabora un progetto di ricostruzione e poi demolisce.
Il rischio, dunque, anzi, la certezza è che Equitalia sarà eliminata e che, dopo , sarà il caos.
Altre considerazioni sono riportate sotto, in un post datato 23 febbraio 2014...
Chi non ha studiato latino, pensa che non serva a nulla e che si possa abolire il liceo classico. Chi non ha idea di cosa siano i quanti e la fisica quantistica, ritiene che il mondo ne possa fare tranquillamente a meno. Chi non sa cosa sia l'angolo di scarroccio, pensa che navigare sia come guidare su strada e che le regole della navigazione a vela, col loro lessico strano, siano solo folkloristiche.
Eliminare, cancellare, abolire. Sono i verbi coniugati facilmente da chi non sa, non si interessa di sapere e si rivolge solo al proprio mondo.
Abolire è il verbo che, ultimamente, si vede coniugare più spesso nei giornali e nei "think tank" della politica "nuova" "del fare".
Abolire le province è la parola d'ordine del momento. E pazienza, se lo si fa attraverso un disegno di legge improponibile in qualsiasi ordinamento civile. Ma, l'idea è anche di abolire il Senato. E poi, abolire i Tar. I controlli preventivi sui provvedimenti amministrativi sono già stati aboliti da tempo. Come abolita da anni è anche la possibilità per gli elettori di scegliere chi eleggere.
Tutto ciò che possa essere rappresentativo, contrappeso, in qualche misura istanza esponenziale di corpi intermedi, deve essere abolito. Nel nome della "governabilità". Che non ammette intromissioni, controlli, ponderazione, ma pretende "velocità", "immediatezza", "decisionismo".
Ma, la governabilità sciolta da controlli e strumenti di ponderazione, vuol sempre più essere assoluta.
Abolite le province, sono un peso le regioni. Aboliti i Tar, sono un fastidio la Corte dei conti, ma anche la stessa Corte costituzionale. Abolito il Senato, resta sempre il fastidio della Camera: del resto, ancora vivo è il ricordo dell'idea di leggi discusse ed approvate dai soli capigruppo.
Ma, perchè le leggi dovrebbero passare dal Parlamento, se può adottarle il Governo? E perchè poi il Governo dovrebbe essere collegiale?
La furia abolizionista di istituzioni, garanzie, pesi e contrappesi scivola facilmente dalla enunciata necessità di "ammodernare" e "velocizzare", alla sospensione delle garanzie, per necessità di "salute pubblica", che ovviamente un uomo solo al comando sarebbe in grado di assicurare, con necessaria saggezza e prontezza.
E quell'uomo potrebbe formare alla sua corte il successore. Per non sprecare i costi della politica e della democrazia in elezioni, inutili, una volta abolite tutte le istituzioni e riconcentrate in una persona fisica tutti i poteri.
Fantascienza apocalittica, si dirà. E' sperabile. Ma, l'Italia non ha ancora i necessari anticorpi contro si suoi mali atavici. Attenzione alle riforme, attenzione alla Rinascita Nazionale.
[…] 23 febbraio 2014 - #abolire province, Senato, Tar, istituzioni, Stato. Abolire tutto. E’ questo il “nuovo”? […]
RispondiEliminaabolire i TAR vuol dire Common Low
RispondiEliminaperchè le PA non devono soggiacere alla giustizia ordinaria?
Perchè in Italia non c'è la common law. E i tentativi di meticciare l'ordinamento italianomcon altri, fin qui ha causato solo disastri. Meglio che a fare gli inglesi sianomgli inglesi. Quando ci proviamo noi combinia o solo disastri.
RispondiEliminaChi lo spiega al giudici civili come funziona il Diritto amministrativo? Civile, penale, amministrativo, tributario in Italia sono parti del Diritto lontanissime tra loro. Occorre specializzazione. Ma se i Tar non sempre funzionano non è sempre colpa degli uffici. I Tar sono intasati di ricorsi spesso fatti solo per polemica ma senza fondamento. Altro problemi gli organi ed il personale del Tar fanno solo quello o fanno altro (ad esempio i politici, o ricevono altri incarichi pubblici) ? In molti casi il personale accetta altri incarichi dalla politica, lasciando i posti vacanti e gli uffici del Tar, ma nessuno li sostituisce.
RispondiElimina