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domenica 28 luglio 2019

Assessorati alla gentilezza e ad altri sentimenti. Comuni, siate gentili: occupatevi d'altro.

Twitter, il giorno 28 luglio 2019 lancia l'iniziativa della costituzione di un assessorato alla gentilezza:

Si tratta del comune di Igliano. Ma, se l'amministrazione di questo ente pensava di essere originale, si sbaglia. Gli assessorati comunali alla gentilezza ormai si sprecano, come dimostra questa ricerca in google:

Ma, ovviamente gli enti locali non si fermano qui. Il compito di amministrare le proprie comunità non può non estendersi anche alla previsione di imprescindibili assessorati al sorriso o alla felicità:


Noi cittadini, possiamo stare tranquilli. I comuni denunciano ogni giorno che mancano le risorse per mantenere in funzione scuole, strade, ponti? Che manca personale per gestire le attività? Che non ci sono sufficienti segretari comunali per coordinare le attività amministrative? Che è sempre più difficile quadrare i bilanci e realizzare opere pubbliche a causa delle farraginosissime norme sulla contabilità e sugli appalti? Non sono questi i problemi. Per fortuna, potremo contare su chi vigilerà, integerrimo ma bonario, occhiuto ma ovviamente gentile, sorridente e felice, sul nostro garbo e sulla nostra felicità. Un garbato sorriso e passa tutto, anche se l'asfalto è pieno di buche, il trasporto per gli allievi delle scuole non funziona, l'Imu è carissima, gli assistensi sociali non ci sono.
La politica non riesce proprio a fare a meno di presentarsi come un potere di decidere anche sull'etica e sulla coscienza. Non si arriva certo alla tragedia dei regimi totalitari o all'incubo raccontato da Orwell in 1984, ma la farsa è assicurata.
D'altra parte, con un Legislatore abituato ormai da anni a denominare le leggi come fossero perturbazioni e per di più con indicazioni da Stato etico (Salva Italia, Dignità, Concretezza e via così), i sindaci e gli assessorati ovviamente ritengono di doversi dare un tono, ed inventarsi assessorati di tal fatta.
La cui utilità è, ovviamente, prossima allo zero, se non fosse che comunque anche quel minimo di burocrazia simili scelte comunque le richiedono: perchè l'assessore, poi, vuole la segretaria, pensa all'iniziativa di promozione, vuole concedere contributi, impone regolamenti sul sorriso ed il garbo.
Dunque, gli assessorati alle "varie ed eventuali" (come Palmiro Cangini da Roncofritto) proliferano. In attesa della diffusione dell'assessorato alle cose serie e all'attenzione alle reali competenze dei comuni.




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