giovedì 1 novembre 2012

#province: il riordino è un caos assoluto, anche sulla modifica della titolarità delle funzioni

Il percorso immaginato dal decreto per la ridefinizione delle funzioni regionali appare piuttosto complesso ed accidentato.

Infatti, il decreto precisa che insieme con le funzioni debbono essere trasferiti ai comuni (o riacquisiti dalle regioni) le risorse umane, finanziarie e strumentali.

Questa è una previsione corretta, che rischia, tuttavia, di bloccare sul nascere il percorso di riforma: moltissime funzioni assegnate alle province anche dalle regioni, a suo tempo in base al d,.lgs 112/1998, non sono mai state finanziate dalle regioni medesime. Nei bilanci provinciali, pertanto, non vi è alcuna traccia di un collegamento tra l’esercizio delle competenze svolte ed i finanziamenti regionali.

Il che significa che, in realtà, le province le hanno svolte attingendo alle entrate proprie, prevalentemente, dunque, i trasferimenti statali, le imposte sulla trascrizione delle vendite degli autoveicoli e le addizionali.

Un ottimo sistema per creare, insomma, inefficienze gestionali e buchi di bilancio nei comuni e nelle regioni stesse.

Un monumento all'incompetenza di un governo che di "tecnico" ha solo l'epiteto, non certamente la sostanza.

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