giovedì 22 novembre 2012

#Renzi con la sua preferenza per lo spoil system conferma di essere vecchio quanto chi vorrebbe rottamare

A Ballarò di martedì scorso il sindaco di Firenze non ha perso l'occasione per dimostrare, nei fatti, di appartenere alla politica vecchia e consunta che, a parole, afferma di voler rottamare.
Ancora una volta, a 17 anni di distanza dalle rovinose riforme operate in materia da Franco Bassanini (cariatide della vecchia politica comodamente assiso sullo scranno più alto della Cassa depositi e prestiti), Matteo Renzi torna a magnificare i dirigenti a tempo determinato. Ignorando che dal 2007 la Corte costituzionale a più riprese ha sottolineato l'incostituzionalità dello spoil system.
Renzi dimostra di essere parte di quella politica consunta che non sa distinguere, come pure la Costituzione impone, tra la funzione di programmazione generale e la concreta gestione e che pretende dirigenti "di fiducia", yes-man o manichini, utili solo a firmare ciò che formalmente gli organi di governo non possono, tacendo e assecondando e lasciandosi selezionare per logiche di appartenenza e non di competenza.
A conferma che chi più si riempie la bocca della parola "merito", meno persegue le logiche di selezione delle competenze, le quali come primo requisito richiedono sempre autonomia e non allineamento in sigle partitiche.

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