giovedì 15 settembre 2022

Chi introdusse il tetto agli stipendi dei dirigenti? Renzi? No, Monti

 Superata la pessima figura dell'emendamento che in piena crisi economica aveva consentito lo sforamento del tetto alle retribuzioni dei dirigenti pubblici, grazie ad un intervento comunque tardivo della presidenza del consiglio, adesso il nuovo motivo del contendere è l'attribuzione del "merito" di aver introdotto quel tetto.

Sui social e nei media, anche televisivi, infuria la narrazione che l'iniziativa di fissare un tetto alla dirigenza pubblica sia stata del Governo Renzi. Ma non è così: il tetto fu introdotto dal Governo Monti, col decreto "salva Italia" (quello degli esodati, noto anche come "legge Fornero") e cioè il d.l. 201/2011, convertito in legge 214/2011, articolo 23-ter:


Il tetto è stato portato poi alla soglia dell'indennità spettante al Presidente della Repubblica 3 anni più tardi, nel 2014, col d.l. 66/2014 (noto come "salva Roma"), convertito, con modificazioni, dalla legge 89/2014, articolo 13, comma 1, che, infatti, richiama la norma precedentemente approvata dal Governo Monti:










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