martedì 1 febbraio 2022

Assunzioni ancora al palo nei comuni

 


Ci sono le narrazioni, che raccontano di fantasmagoriche riforme dei concorsi, divenuti digitali, veloci e capaci in meno di 100 giorni di reclutare nuovi dipendenti pubblici; che raccontano di 40.000, 50.000, 60.000 nuove immissioni l'anno, per giungere in poco tempo a 700.000 assunzioni (ma sono altrettante le cessazioni che stanno prendendo corpo).

C'è, poi, la realtà. I percorsi per giungere ad un'assunzione restano lunghissimi. Come per gli appalti, il problema non è solo la fase di selezione del reclutamento, ma tutto ciò che precede:

- la verifica del rispetto delle disponibilità finanziarie per assumere, ai sensi del DM 17.3.2020, atuativo dell'articolo 33 del d.l. 34/2019, convertito in legge 58/2019;

- l'approvazione del programma triennale del fabbisogno del personale (articolo 6 d.l.gs 165/2001) con la specificazione del piano annuale e la connessa dotazione organica e la verifica dell'esistenza o meno di posizioni da porre in esubero e da iscrivere nelle liste di disponibilità;

- le necessità di trasmettere il piano suddetto nel portale Sico entro 30 giorni dall'adozione;

- l'approvazione del piano triennale delle azioni positive e delle pari opportunità;

- la verifica delle eventuali scoperture di categorie protette, ai fini della legge 68/1999;

- l'approvazione del bilancio di previsione entro i termini di legge;

- la trasmissione del bilancio alla banca dati Bdap entro i successivi 30 giorni;

- l'approvazione del Piano esecutivo di gestione, contenente il Piano dettagliato degli obiettivi, che corrisponde, per le amministrazioni diverse da quelle locali, al piano della performance previsto dall'articolo 10 del d.lgs 150/2009;

- la verifica della certificazione (eventuale) dei crediti sulla piattaforma PCC;

- la verifica del rispetto del limite complessivo della spesa di cui all'articolo 1, commi 557 e seguenti (per i comuni con oltre 1.000 abitanti, e cioè la media della spesa degli anni 2011-2013, un'era fa) o dell'articolo 1, comma 562 (per i comuni fino a 1.000 abitanti, e cioè la spesa del 2008, era ancora più remota negli abissi del tempo), della legge 296/2006;

- la verifica del rispetto del tetto per la spesa per assunzioni flessibili, posto dall'articolo 9, comma 28, del d.l. 78/2010, convertito in legge 122/2010, tenendo conto delle deroghe introdotte dalla normativa emergenziale per le assunzioni flessibili finanziate da fondi esterni, in particolare dal PNRR;

- la verifica dell'esistenza di personale inserito nelle liste di disponibilità, ai sensi dell'articolo 34-bis del d.lgs 165/2001 (che porta via oltre un mese);

- l'approvazione dei bandi di concorso, con impegno della connessa spesa;

- l'assegnazione degli incarichi alla commissione di gara;

- le necessarie pubblicazioni dei bandi;

- il reperimento delle aule informatiche ove tenere le prove concorsuali, con assunzione della connessa spesa.

Finchè, un bel giorno, si arriva anche a tenere il concorso. Che potrà durare, come insieme delle attività successive alla pubblicazione del bando, anche solo tre mesi. Ma, prima di quei tre mesi, ce ne vogliono molti altri per stare dietro alla serie quasi nauseante di adempimenti elencata sopra.

Così, di burocrazia in burocrazia, dei concorsi fast, superveloci, freccia e supersonici, si parla molto. Ma assunzioni, come evidenzia La Repubblica dell'1.2.2022, se ne vedono pochine e asfittiche.

3 commenti:

  1. Verifica del rispetto dei commi 557 e 562...di quale legge?

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  2. Vogliamo parlare della procedura antidiluviana necessaria per pubblicare i bandi di concorso nella Gazzetta Ufficiale? La riporto per chi non la conoscesse:
    Per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, 4a Serie speciale "Concorsi ed esami" di bandi di concorso pubblici da parte della Pubblica Amministrazione, occorre seguire la seguente procedura, obbligatoria nelle due modalità :
    inviare a mezzo posta (raccomandata AR, raccomandata 1 o corriere) n°2 copie dell'avviso (estratto del bando integrale), in carta semplice e senza marche da bollo, con lettera di richiesta di pubblicazione indirizzata a MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI, VIA ARENULA 70, 00186, ROMA.
    inoltre:
    inviare lo stesso testo dell'avviso, in formato word, all'indirizzo di posta elettronica : concorsi.gazzettaufficiale@giustizia.it;
    I tempi di lavorazione, puramente indicativi, decorrono dal momento in cui gli avvisi (in formato cartaceo) giungono presso l'Ufficio Pubblicazione Leggi e Decreti, e variano tra i 15 e i 20 giorni lavorativi (sab. e dom. esclusi), compatibilmente con il carico di lavoro.
    È facoltà dell'Ente contattare l'Ufficio preposto (tel. 06/68852787 dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 12.00) per conoscere la data di pubblicazione dell'avviso dando, come riferimento, il numero di protocollo della lettera di trasmissione.

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