Un ritorno al passato. L’appalto integrato è sia la rinuncia da parte della PA a progettare e, quindi, identificare da sè caratteristiche e requisiti dell’opera, con la conseguenza di lasciare al privato perfino gran parte della determinazione del modo col quale perseguire l’interesse pubblico; sia la testimonianza dell’abulia mista a incapacità di progettare.
Si dice che la PA cerca ingegneri, architetti e tecnici. Nella realtà, l’estensione dell’appalto integrato accentua solo lo status quo. Del resto, la concentrazione delle funzioni appaltanti in poche centrali oggettivamente contrasta totalmente con le molte parole sul potenziamento e innovazione delle competenze del personale pubblico.
Nessun commento:
Posta un commento