Eppure, l'articolo 19, comma 6, del d.lgs 165/2001 subordina la "chiamata" di costoro a due condizioni:
a) siano "conferiti, fornendone esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale,
b) la particolare e qualificata professionalità sia "non rinvenibile nei ruoli dell'Amministrazione".
Bene. Ma, se un dirigente a contratto partecipa ad un concorso e non lo vince e detto concorso lo vince un altro, come fa a sostenersi che disponga di una particolare e qualificata professionalità, non rinvenibile nell'ente?
Meglio chiedersi ancora: come è possibile dimostrare che un soggetto disponga di una competenza tale da poter essere chiamato a fare il dirigente senza concorso, a dispetto della circostanza che quando partecipa a concorsi non è in grado di superarli?
Questa è una follia organizzativa e giuridica che nell'ordinamento pubblico dura da anni, dal momento che le disposizioni del citato articolo 19, comma 6, a ben vedere tutto sommato restrittive, sono allegramente violate. A misura di dirigente "molto vicino alla cerchia". Come dimostra l'articolo pubblicato il 21 gennaio da Libero:

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