Laddove i dipendenti si manifestassero recalcitranti all'utilizzo dell'istituto, quale strumento che si accompagna al lavoro agile o che ad esso si manifesti alternativo, nell'assenza di possibilità tecniche e pratiche di attivare progetti in smart working, è dovere del datore pubblico di collocare il dipendente in ferie d'ufficio.
Lì
_________, data ____
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Protocollo
n. - pratica n.
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Egregio/a sig/sig.ra
_________
p.c.
Servizio
Risorse Umane.
Oggetto: Collocazione d’ufficio
in ferie.
Decisione
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Ai sensi dell’articolo
2109, comma 2, del codice civile, che attribuisce al datore di lavoro la
possibilità di fissare il periodo di ferie dei dipendenti, La colloco in ferie
d’ufficio nei giorni lavorativi compresi tra il _________ ed il _______.
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Motivazione
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L’articolo 2109 del codice
civile, stabilisce che i dipendenti hanno diritto alla fruizione di un
periodo annuale di ferie “nel tempo
che l’imprenditore stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell’impresa e
degli interessi del prestatore”.
L’articolo 28, comma 9, del
Ccnl 21.5.2018 prevede che le ferie sono fruite “sono fruite, previa autorizzazione, nel corso di ciascun anno solare,
in periodi compatibili con le esigenze di servizio, tenuto conto delle
richieste del dipendente”.
Il successivo comma 12
dispone che “Compatibilmente con le
esigenze del servizio, il
dipendente può frazionare le ferie in più periodi. Esse sono fruite nel
rispetto dei turni di ferie prestabiliti, assicurando comunque, al dipendente
che ne abbia fatto richiesta, il godimento di almeno due settimane
continuative nel periodo 1 giugno - 30 settembre”.
Ancora, il successivo comma
14 stabilisce che “In caso di
indifferibili esigenze di servizio che non abbiano reso possibile il godimento
delle ferie nel corso dell'anno, le ferie dovranno essere fruite entro il primo
semestre dell'anno successivo”.
Il comma 1 dell'articolo
10, del d.lgs 66/2003 prevede, ancora che “Fermo restando quanto previsto dall'articolo 2109 del codice civile,
il prestatore di lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite
non inferiore a quattro settimane. Tale periodo, salvo quanto previsto
dalla contrattazione collettiva o dalla specifica disciplina riferita
alle categorie di cui all'articolo 2, comma 2, va goduto per almeno due
settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso
dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi
successivi al termine dell'anno di maturazione”.
La salvezza di quanto dispone
la contrattazione collettiva esclude, attualmente, la possibilità di fruire
delle ferie nei più lunghi termini stabiliti dal d.lgs 66/2003.
La normativa citata,
dunque, impone:
1) di utilizzare nel corso dell’anno tutti i
giorni di ferie spettanti ai dipendenti;
2) di programmare la fruizione delle ferie;
3) di tenere conto, nella programmazione, anche delle
esigenze personali dei dipendenti.
Ai sensi dell’articolo 2, comma
1, lettera s), del Dpcm 8.2.2020 “qualora sia possibile, si raccomanda ai
datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o
di ferie”.
L’articolo 1, numero 6),
del Dpcm 11.3.2020, dispone: “Fermo restando quanto disposto dall'art. 1,
comma 1, lettera e), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8
marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione
dell'emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in
via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio
personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli
obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio
2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza”.
La Direttiva 2/2020 del
Dipartimento della Funzione Pubblica prevede: “Ferma restando la necessità
di ridurre la presenza dei dipendenti pubblici negli uffici e di evitare il
loro spostamento, per le attività che, per la loro natura, non possono
essere oggetto di lavoro agile, le amministrazioni, nell’esercizio dei
propri poteri datoriali, adottano strumenti alternativi quali, a titolo
di esempio, la rotazione del personale, la fruizione degli
istituti di congedo, della banca ore o istituti analoghi, nonché delle ferie
pregresse nel rispetto della disciplina definita dalla contrattazione
collettiva nazionale di lavoro”.
Non è stato possibile
inserire la S.V. in attività di lavoro agile (SPIEGARE LE RAGIONI), né Ella
rientra nel contingente di personale appartenente a quello adibito ai servizi
strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza.
Allo scopo preminente,
quindi, di rispettare l’imperativa necessità di evitare quanto più possibile
la Sua presenza negli uffici ed i Suoi spostamenti, per la tutela Sua e della
collettività, la collocazione in ferie resta lo strumento datoriale necessitato.
Allo scopo, si darà
priorità alla fruizione di ferie eventualmente maturate in anni precedenti al
2020, fermo restando che la collocazione in ferie d’ufficio può estendersi
anche alle ferie dell’anno in corso, considerando che il personale a tempo
indeterminato può liberamente anche di quelle non completamente maturate nel
corso dell’anno.
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Cosa fare
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I dipendenti posti in ferie
d’ufficio non possono recarsi al lavoro nelle giornate indicate.
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Avvertenze
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Si precisa che anche
laddove i dipendenti posti in ferie d’ufficio dovessero recarsi al lavoro nei
giorni di collocazione in ferie obbligatorie, le ferie saranno comunque
considerate consumate e verrà attivato il procedimento disciplinare per
violazione delle disposizioni organizzative, oltre che attivate eventuali
segnalazioni all’Autorità giudiziaria, per violazione delle norme anti
contagio attualmente vigenti.
Resta salva la possibilità
che Lei chieda istituti differenti che diano legittimo titolo a non prestare
servizio: permessi retribuiti, congedi aspettative.
Allo stesso modo, resta
salva la possibilità di una Sua successiva collocazione in lavoro agile, una
volta che risultino superati gli impedimenti attualmente sussistenti.
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Controlli
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Il personale incaricato
della gestione delle ferie, mediante l’accesso ai programmi informatici
dell’ente, ha il compito di verificare il puntuale rispetto di questo
provvedimento.
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Distinti saluti
IL DIRIGENTE/RESPONSABILE DI SERVIZIO
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Bene. Che fare nel caso di un dipendente che ha già esaurito le ferie, ha esaurito anche i permessi per motivi personali e familiari, ha dato le dimissioni, diciamo con effetto dal 1° maggio, si trova nel periodo di preavviso, non è destinabile ad attività funzionali all'emergenza né indifferibili che richiedono la presenza in servizio, e non è nelle condizioni di lavorare da casa mediante lavoro agile?
RispondiEliminaNon sono affatto d'accordo. Le ferie non possono essre negate in caso di richiesta ma mai imposte. Inoltre non servirebbe a nulla per due motivi. Primo, esaurite le ferie il problema tornerebbe daccapo. Secondo, durante le ferie il dipendente paradossalmente potrebbe circolare anmcor di più per i più disparati motivi (salute, spesa, visitare i genitori ammalati ecc.)
RispondiEliminaFermo restando che uno può concordare o non concordare, è utile sapere motivare le ragioni. L'egregio commentatore ritiene che le ferie non possano essere "mai imposte", ma non spiega il perchè. Lo facesse, arricchirebbe tutti. Temiamo proprio che non possa farlo, in quanto non vi sono le basi. Del resto, l'articolo 87 del d.l. 18/2020 fornisce la lampante argomentazione contraria: impone di utilizzare le ferie. Esaurite le ferie il problema tornerebbe daccapo? Domanda posta da chi, evidentemente, non ha letto il citato articolo 87, oppure pensa che le norme possano essere liberamente violate. E se ne ha traccia certa, di questa concezione delle norme come fossero acqua fresca, nell'ultima affermazione. Non si è accorto il lettore-commentatore che vi sono in questo momento norme di legge, ma soprattutto etiche, poste a limitare la circolazione delle persone, per garantire il distanziamento sociale. Il lettore-commentatore è tra quelli che pensa che, poichè il sabato e la domenica non si lavora, come in ferie, allora vi sia il "liberi tutti" di andare in giro, con la scusa di violare le norme? Si rende conto che se tutti agiscono così (e molti, purtroppo, lo fanno) si continua a propagare il contagio? Ma, un minimo di ritegno?
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