La Funzione Pubblica, in cerca di comprensibile captatio benevolentiae, ha prodotto la circolare 2/2020 e l'accordo del 4/4/2020, che sulle ferie hanno contribuito a creare enorme confusione.
Infatti, da un lato i due documenti evidenziano l'ovvio: l'articolo 87, comma 3, del d.l. 18/2020 si occupa delle ferie arretrate e non di quelle del 2020; dall'altro lato, però, entrambi i documenti alimentano l'idea - del tutto errata - che i datori pubblici non possano utilizzare le ferie maturate nel 2020 come strumento per tenere lontani dal lavoro i dipendenti non disponibili in smart working o non utilizzabili in attività indifferibili da svolgere sul posto.
Ma, leggiamo con attenzione l'articolo 87, comma 3: "Qualora non sia possibile ricorrere al lavoro agile, anche nella forma semplificata di cui al comma 1, lett. b), le amministrazioni utilizzano gli strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri analoghi istituti, nel rispetto della contrattazione collettiva".
Ora, al di là di ogni altra considerazione sull'impropria azione che sta svolgendo il Servizio Ispettivo di Palazzo Vidoni e sulle norme del codice civile e della contrattazione collettiva, chiarissime nel consentire la fruizione delle ferie 2020 anche imposte, se l'organizzazione lo richieda, una domanda: non pare che la fruizione delle ferie 2020 sia un istituto "analogo" (anzi, in tutto coincidente) con la fruizione delle ferie "pregresse"? Ma, è possibile aver contribuito a creare un caos, quando la norma che si vuol considerare - a torto - ostativa alla fruizione delle ferie 2020 è essa stessa scritta in modo indubitabilmente acconcio alla loro utilizzazione?
Ho letto il suo intervento su Phastidio per quanto riguarda le ferie. Tutto molto giusto, ma la realtà, quella che ci circonda quotidianamente, non è sempre colta pienamente dalle norme di legge e da quelle contrattuali che sono necessariamente astratte e generali. Prendiamo ad esempio il caso dei lavoratori/genitori di minori di anni 14: cosa ritiene possano fare questi "Poveri Cristi" (in assenza di "interventi" o "piani" governativi) quando saranno chiamati entrambi al lavoro in assenza di FERIE, scuola, campi estivi e nonni misericordiosi? Ah già, le baby sitter...auguri! Scusi lo sfogo amaro, ma qua non credo che nessuno si immagini "ferie da sogno" quest'anno...
RispondiEliminaGiusto, ma Lei pone un tema: fruire, quindi, delle ferie. Anche del 2020. Non si vede quale contrasto vi sia con le esigenze che verranno in estate, se non potranno essere operativi i Grest o cose simili. In ogni caso, la questione è strettamente riferita a misure connesse a personale che non può lavorare in smart working, nè essere adibito a funzioni indifferibili che richiedono la presenza.
RispondiEliminaspero adesso sia chiaro una volta per tutte ai tanti interpreti di questo art. 87!
RispondiEliminaGent. Dottore
RispondiEliminaSono un dipendente di un Ente Locale (funzionario amministrativo), leggo sempre con attenzione i Suoi articoli e ascolto i Suoi commenti che considero parte integrante della mia "formazione professionale".
Vado subito al punto; la gestione delle ferie pregresse dei dipendenti pubblici in questa fase emergenziale.
Leggendo i Suoi commenti in materia e quelli di altri autorevoli Colleghi, traspare che i dipendenti pubblici (coperti dai sindacati) si sono arroccati in anacronistica difesa dell'istituto delle ferie accumulate!
Mi sembra una "campagna mediatica" che non fa bene all'intera pubblica amministrazione, se non si dice TUTTA la verità!
- Perché tanti dirigenti hanno permesso l'accumulo di ferie arretrate dei dipendenti ?
- Quante ferie arretrate hanno ancora gli stessi dirigenti ?
Conclusioni: per una categoria di lavoratori pubblici tale patologia viene fatta passare per"attaccamento al lavoro" mentre per un'altra è "difesa di privilegi"?
No, così ci facciamo tutti male!!!
P.S. Naturalmente i dirigenti del mio ente, tutti "attaccatissimi al lavoro" e che anche per tale motivo ricevono valutazioni altissime. Nessuno è sceso mai sotto i 100!!!!!!
Dott. Mauro Giacomini
Grazie delle precisazioni. Visto che ha la cortesia e fa la fatica di leggere i miei scritti, sa perfettamente che le sue corrette affermazioni le ho sempre evidenziate. L'accumulo delle ferie è una responsabilità grave di chi le tollera. In tantissimi comuni di medio-piccole dimensioni c'è la giustificazioni di essere in pochi e, quindi, non si va mai in ferie. In tantissime altre amministrazioni, si tollera o si pensa ad altro. Il fatto, come ho già scritto, è che prevedere nell'articolo 87 che occorre fruire delle ferie "pregresse" sembra una cosa molto intelligente. Ma è esattamente il contrario ed è assurdo vederla scritta in una legge. Dovrebbe essere del tutto normale fare tutte le ferie, senza residui o con i pochi giorni che per motivate esigenze personali si possano portare da un anno all'altro.
EliminaGrazie Dott. Oliveri per la Sua risposta al mio commento, mi scuso se Le sono sembrato irriverente e/o scortese ....era anche uno sfogo derivante da una situazione reale!
EliminaContinuerò a seguire i Suoi articoli/pubblicazioni/canale Youtube sempre con estremo interesse, soprattutto in funzione di formazione/aggiornamento professionale.
Spero soprattutto che sui suoi "ragionamenti" sulla p.a. si formi una nuova generazione di dipendenti pubblici diversa e migliore di quella attuale!
Distinti Saluti
Grazie a lei, non mi è apparso in alcun modo nè irriverente, nè scortese, tutt'altro.
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RispondiEliminaIl più recente dpcm 10 aprile 2020 finalmente apre sul discorso ferie 2020:
RispondiEliminaarticolo 1, comma 1, lettera hh): "hh) si raccomanda in ogni caso ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere la fruizione dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto dalla lettera precedente e dall'art. 2, comma 2;"
La parola "pregresse" è sparita.
Promuovere non significa imporre. Di fatto non si impongono ferie da oggi a domani...neanche se c è il coronavirus a meno che non siano pregresse appunto quindi degli anni pregressi. Quella di oliveri appare una campagna di odio contro i dipendenti pubblici. Le suggerisco di farsi un giro né gli enti locali sanità case di riposo per comprendere meglio come si lavora. Sputare sentenze con queste modalità fomenta odio di classe che di questi tempi di crisi sociale drammatica non di sa bene come può sfociare
RispondiEliminaLa invito ad approfondire maggiormente gli sprechi veri della pubblica amministrazione.