Il vero virus del Paese? Una diffusissima evasione fiscale, con sottostima molto chiara del reddito effettivo percepito.
Esattamente quell'evasione che impedisce di avere sufficienti sale rianimazione, sufficiente medicina del territorio, sufficienti aule scolastiche e aule scolastiche non cadenti, ponti che non crollano, trasporti pubblici capillari, puliti e diffusi, insomma servizi pubblici efficienti.
L'evasione fiscale è stimata in 100-120 miliardi l'anno. Il Governo, a causa del blocco dell'economia, è alla caccia di qualcosa come 150 miliardi. Se si fosse capaci di recuperare il maltolto dell'evasione, tollerata da sempre, la manovra sarebbe in buona parte finanziata e il debito pubblico, comunque, non sarebbe esploso, con deficit e spread.
Una simile diffusa evasione non è nemmeno capace di rendere il Paese un "paradiso" fiscale, come lo sono Lussemburgo e Olanda.
Restiamo un purgatorio. Qualcosa di mezzo tra il paradiso di chi non versa un euro allo Stato, ma gode dei servizi pubblici (ivi comprese le cure se si ammala, anche di Covid-19), e l'inferno dei contribuenti che pagano. Anche per conto degli evasori.
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