Occorre necessariamente il il Piao per un lavoro agile nuovo e diverso, adeguato al Dpcm 23.9.2021?
Sul Piao la Faq 3 del Governo è abbastanza esauriente: no. Non occorre. Anche perché, ad oggi, manca il decreto attuativo e, comunque, la scadenza per approvare per la prima volta il Piao è il 31.1.2022: immaginare di condizionare il lavoro agile ad un provvedimento che ancora non esiste e non può esistere non ha ovviamente alcun senso, né giuridico, né di banalissimo buon senso (per il quale non occorre nessuna laurea in giurisprudenza o altra facoltà).
E sul POLA? L'ultima parte dell'articolo 14, comma 1, della legge 124/2015 ci informa CHE NON E' NECESSARIO (attenzione: meglio interpretare le norme avendole prima lette nel testo vigente):
Come dispone con molta chiarezza il terzultimo periodo del comma, è perfettamente possibile disporre dipendenti in lavoro agile, se essi lo richiedano, per altro nella medesima percentuale, che è minima e non massima, del 15% prevista laddove il POLA sia, invece, approvato.
Dunque, un ente che non disponga del POLA può tranquillamente disporre in lavoro agile i propri dipendenti: nel rispetto delle condizioni poste dal DM 8.10.2021 e ricordandosi che ciò è possibile solo per i lavoratori addetti alle attività “smartabili”, meglio dire compatibili con questa forma di lavoro.
Nel ringraziarla per la sua chiarezza e competenza, mi permetto di lasciare un link ad una petizione per chiunque fosse interessato al diritto allo Smart working
RispondiEliminahttps://chng.it/jTXXLMzXDn