venerdì 11 febbraio 2022

Perchè i centri per l'impiego non possono intermediare i postini cercati da Poste Italiane mediante proprie procedure selettive

Su La Stampa dell'11.2.2022, nell'articolo "Il reddito di cittadinanza? Meglio che fare il postino" si dà vita all'ennesima presunta dimostrazione che la misura di sostegno al reddito sia di ostacolo alla ricerca di lavoro. E, dopo un'estata passata ad affermare che nella ristorazione non si trovano lavoratori a causa del Reddito, adesso si passa alla figura dei postini.

Il tutto, sempre senza la benchè minima analisi della profilazione dei percettori del Reddito, in stragrande maggioranza persone caratterizzate da una profondissima debolezza sociale, che, non a caso, si trovano nell'indigenza, anche per una carenza molto profonda di un'immediata spendibilità nel mercato del lavoro.

Comunque, l'articolo dà voce al segretario provinciale di Cisl Poste, che afferma: "Poste Italiane come Spa non può chiamarli (i postini, nda) direttamente, ma i centri per l'impiego dovrebbero mettere in collegamento le due parti. Non so perchè".

E', allora, opportuno dare risposte a queste perplessità. Intanto, per sapere come Poste Italiane decide di reclutare il personale è sufficiente recarsi sul sito e verificare quanto ivi indicato. E', quindi, facilissimo comprendere che Poste Italiane, contrariamente a quanto si evince dall'articolo, assume per chiamata diretta, al termine di un processo di individuazione progressiva dei candidati ritenuti più idonei. E questo vale anche per i postini, come la Cgil mostra di sapere.

Ma veniamo alla domanda principale: perchè i centri per l'impiego non mettono intermediano i fabbisogni assunzionali di Poste Italiane e, segnatamente, non si rivolgono ai percettori del Reddito?

La risposta è semplicissima: se Poste Italiane decide di procedere autonomamente al reclutamento, senza rivolgersi ad intermediari (centri per l'impiego come agenzie di somministrazione), compie una libera ed autonoma scelta operativa. Che impedisce ai centri per l'impiego di intervenire: infatti, i Centri per l'impiego non possono che intermediare la domanda di lavoro espressa dalle imprese che si rivolgono a loro o le domande di lavoro espresse dal territorio per le quali non siano previste procedure selettive autonomamente gestite dalle aziende.

Per queste ragioni, i Centri per l'impiego non hanno alcun potere di "mettere in collegamento" Poste Italiane e lavoratori; al più, possono segnalare ai disoccupati la possibilità di inviare il proprio curriculum vitae per candidarsi alle procedure selettive gestite, poi, automaticamente da Poste Italiane.

Quando e se Poste Italiane, come qualsiasi altro datore, riterrà di avvalersi di servizi di intermediazione pubblici, come anche privati, l'incontro domanda/offerta sarà certamente svolto. Finchè l'azienda legittimamente decida di procedere autonomamente non è dato a nessuno di interferire con le proprie modalità operative, che evidentemente contemplano anche il rischio di ricevere poche candidature. Reddito o non Reddito.






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