Si tratta pur sempre di un finanziamento europeo, soggetto a rigorosissime regole di rendicontazione di una Ue poco incline ad ammettere spese di personale, se non realmente connesse a progetti da realizzare.
Chi si era illuso di poter assumere consulenti a go go, progettisti, addetti al “marketing territoriale”, alla “comunicazione”, in vista della creazione di un “parco progetti”, magari poi da lasciare irrealizzati (perchè magari irrealizzabili) deve ricredersi.
Certo, per attuare i progetti, occorre prima predisporli. In linea di principio, il progettista andrebbe assunto per progettare, non per eseguire progetti già approvati.
Tuttavia, sebbene l’interpretazione del Viminale sia restrittiva, chi conosce il modo molto avventuristico col quale i comuni assegnano incarichi di consulenza ed assumono e la tendenza ad approvare progetti tanto al chilo, non può sorprendersi della prudenza della circolare 11/2022 del Ministero dell’interno.
Nessun commento:
Posta un commento