martedì 10 luglio 2012

Il "pizzo" ai giornali: le pubblicazioni dei bandi di gara

Tra le idee invero confuse e per nulla originali della spending review una era apparsa positiva: l'eliminazione dell'obbligo a carico delle amministrazioni di pubblicare i bandi di gara sui quotidiani. Una misura di concreto risparmio di denaro e di tempo, finalmente l'eliminazione di un vero e proprio ostacolo burocratico.
È arcinoto che le imprese da anni non apprendono la notizia della pubblicazione dei bandi dai giornali, bensì da servizi on line, che sfruttano motori di ricerca sui portali delle amministrazioni. La pubblicazione sui giornali, dunque, è del tutto inutile.
Ma, l'entusiasmo è durato poco. Nemmeno il tempo di pubblicare il d.l. 95/2012, che subito è stata disposta la rettifica: le amministrazioni dovranno continuare a pubblicare i bandi sui giornali.
La lobby degli editori non poteva rinunciare a questo finanziamento pubblico occulto. E, d'altra parte, dal Governo che pensa di risparmiare vietando le "telefonate urbane" e le telefonate ai cellulari non ci si può certo aspettare la presa di coscienza che le informazioni non transitano più via carta,ma on-line.
Ma, davvero, c'era bisogno di Bondi? Ma, sul serio, l'ex risanatore della Parmalat crede di star facendo un buon lavoro?

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