Aggiornamento della clamorosa violazione su tutti i fronti della legge 190/2014 e del divieto di effettuare concorsi, nonchè della stessa, timidissima, circolare 1/2015:
- 1031 posti per mobilità presso il Ministero della giustizia, non riservati ai dipendenti provinciali, come vorrebbe la circolare, perchè il bando prevede solo qualche punto in più ma fa concorrere i dipendenti provinciali con tutti gli altri;
- 892 posti per il concorso di funzionario amministrativo indetto dall'Agenzia delle entrate, in frontale contrasto col comma 425 della legge 190/2014;
- 120 posti previsti dal bando Ripam, anch'essi in contrasto col comma 425 della legge 190/2014;
- avviso pubblico di mobilità per 30 posti presso il Mef.
E fin qui fanno 2073 posti certi, sottratti totalmente alla ricollocazione dei 20.000 provinciali in esubero.
Ma, l'elenco delle violazioni o delle norme in contrasto con la ricollocazione continuta:
- le interpretazioni assurde e gratuite della Corte dei conti, Sezioni Lombardia e Sicilia sull'ammissibilità della mobilità nonostante il congelamento delle assunzioni (contrastate dall'unica meritevole Sezione Puglia);
- migliaia e migliaia di incontrollabili procedure di assunzione per mobilità, concorso o anche scorrimento delle graduatorie che i comuni continuano a fare disinvoltamente;
-1200 posti di dirigenti amministrativo resi vacanti dall'inevitabile sentenza 37/2015 della Corte costituzionale, che potrebbero essere coperti subito con i dirigenti amministrativi delle province, ma che invece si vuol giungere a coprire con la solita sanatoria.
Una Waterloo del diritto, dell'organizzazione, della logica, rispetto alla quale assistono immoti Ministri e Sottosegretari competenti, che più di rilasciare incredibili interviste che scaricano le loro responsabilità sulle regioni non riescono a fare.
Risalgono al 22 dicembre 2014 le dichiarazioni del sottosegretario Rughetti, che ogni giorno che passa suonano sempre più come beffa ed irrisione, oltre la testimonianza di come il Governo navighi a vista: "il 2 gennaio ci sarà un decreto che imporrà alle Regioni di scegliere se acquisire le competenze delle Province e il relativo personale, o lasciarle alle Province o ai Comuni".
Il decreto non si è ancora visto. Come quello che doveva essere adottato entro il 28 febbraio per stabilire i criteri per le mobilità. Non si è vista ancora la piattaforma telematica per l'incontro domanda offerta di mobilità. Non si è vista l'indagine per individuare posti liberi e risorse disponibili nelle pubbliche amministrazioni, ai fini della ricollocazione.
Le uniche cose che si vedono sono leggi violate, improvvisazione, velleitarismo, disastro assoluto.
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