Non ci sono dubbi. La Svezia si è comportata come spesso fanno Corte costituzionale e Tar: non considerano le ricadute sull'economia delle proprie decisioni.
Se la Svezia, durante le due partite, avesse tenuto conto del danno economico derivante dal proprio atteggiamento cinicamente burocratico finalizzato ad un'inspiegabile puntigliosità nel giocare per vincere ed eliminarci, certo non staremmo qui a rimuginare sull'eliminazione.
Ciò dovrebbe farci riflettere su un dato ormai evidente: l'economia è bloccata, il processo di qualificazione ai mondiali molto rallentato (se ne parla, se va bene tra 8 anni). Tutti gli indicatori volgono verso una sola direzione: occorre abolire la Svezia.
Il che, ovviamente, non ci fa dimenticare che se il 4 dicembre 2016 avesse vinto il "sì" al referendum, di sicuro sarebbero aumentate le capacità decisionali delle Istituzioni: Ventura, dunque, sarebbe stato realmente preso dai calciatori per un allenatore vero e, quindi, magari lo avrebbero anche ascoltato. Anche se qualcuno maligna che l'eliminazione derivi proprio dall'eccessivo ascolto delle tattiche venturiane da parte dei giocatori.
In ogni caso, quanto avvenuto dovrebbe ulteriormente confermare che la strada da seguire è quella della richiesta di maggiore flessibilità all'Europa. Inserirci, infatti, in un girone con la Spagna è stato un arbitrio, che non ha tenuto conto della circostanza che l'Italia, anche se mostra di essere in crisi del calcio dal almeno 12 anni e con un debito enorme delle società, però ha un patrimonio di ben 60.000.000 di commissari tecnici. Quanto meno, avrebbero dovuto consentire all'Italia di competere per lo spareggio con Andorra, Liechtenstein o Città del Vaticano e non con la Svezia.
Queste indicazioni debbono costituire l'impegno solenne per lo sport: l'Italia deve poter competere nel calcio e negli altri con la dovuta flessibilità. Al limite anche uscendo dalla Ue.
Lei pensa di avere scherzato, ma qualche giornalista in voga probabilmente lo prenderà sul serio!!!
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