giovedì 10 gennaio 2019

Reddito di cittadinanza: intricato intreccio di scadenze per ottenere i servizi

Lo schema di decreto legge di disciplina del reddito di cittadinanza non brilla assolutamente per chiarezza nel definire un percorso lineare finalizzato all'attivazione dei servizi e delle attività successive al rilascio.

Dette azioni consistono nelle seguenti principali:
1. rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
2. convocazione da parte del centro per l'impiego finalizzata:
a) alla sottoscrizione del Patto per il lavoro;
b) alla verifica, se non vi sono le condizioni per sottoscrivere il Patto per il lavoro, che vi siano esigenze multidimensionali, da trattare in accordo tra servizi sociali, per il lavoro e di altra natura;
3. nell'ipotesi di cui al precedente punto 2. b), alla valutazione multidimensionale e successiva sottoscrizione del Patto per l'inclusione sociale;
4. all'attivazione delle azioni di ricerca attiva di lavoro (definizione dei contenuti del Patto per il lavoro, registrazione del beneficiario alla piattaforma digitale per attivare e gestire i patti, obbligo di consultarla quotidianamente, segnalare settimanalmente le attività di ricerca di lavoro, accettare corsi di formazione, sostenere colloqui psicoattitudinali, accettare tre offerte di lavoro congrue, accettare l'avviamento a massimo 8 ore settimanali di lavoro utile presso i comuni);
5. ottenere l'Assegno di ricollocazione.
L'indicazione degli adempimenti e delle connesse scadenze risulta alquanto caotica, così come anche la successione delle varie fasi.
Per esempio, si impone l'obbligo di rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro entro 30 giorni dal riconoscimento del RdC, però contestualmente si afferma che tale dichiarazione può essere resa al primo contatto col centro per l'impiego; ma, questo ha il dovere di "convocare" la persona entro 30 giorni dal rilascio del Rd, non di effettuare materialmente il colloquio (di primo contatto), che può avvenire anche dopo; quindi il termine di 30 giorni non è perentorio e rende abbastanza incerto il successivo flusso.
Non è indicato, invece, un termine entro il quale sottoscrivere il Patto per il lavoro, conseguente alla dichiarazione di immediata disponibilità.
La confusione è ancora più grande per quanto riguarda le attività preliminari. I centri per l'impiego sono indicati - apparentemente - come primo "contatto" con i destinatari. Essi, quindi, dovrebbero valutare se i richiedenti appartengano a un nucleo familiare in cui vi sia almeno un componente in
possesso di uno o più dei seguenti requisiti al momento della richiesta del Rdc:
a) assenza di occupazione da non più di due anni;
b) età inferiore a 26 anni;
c) essere beneficiario della NASPI ovvero di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione
involontaria o averne terminato la fruizione da non più di un anno;
d) aver sottoscritto un Patto di servizio in corso di validità presso i centri per l’impiego ai sensi
dell’articolo 20 del decreto legislativo n. 150 del 2015.
Ma, se il richiedente non abbia le condizioni viste sopra, deve essere convocato dai comuni. Dunque, sebbene il testo del disegno di decreto non lo spieghi, i centri per l'impiego dovrebbero comunicare l'assenza delle condizioni di cui sopra al comune? Oppure, sarà il comune a valutare a sua volta autonomamente lo status, accedendo alla piattaforma e così convocare la persona per effettuare la valutazione preliminare della sua condizione e comprendere se i bisogni del nucleo familiare siano prevalentemente connessi al lavoro (e allora si torna ai centri per l'impiego col Patto per il lavoro), oppure siano prevalentemente complessi e multidimensionali, sicchè si deve sottoscrivere il Patto per l'inclusione sociale?
La bozza prevede, poi, che in ogni caso se il richiedente non sia stato convocato dal centro per l'impiego, entro 60 giorni dal riconoscimento dell'Adr, riceve dall'Anpal le credenziali per chiedere ed ottenere l'Assegno di ricollocazione; ma, se si trattasse di un richiedente non avente i requisiti per la stipulazione di un Patto per il lavoro, che senso avrebbe attivare una politica attiva mirata al lavoro, come l'Assegno di ricollocazione? Si salta via ogni istruttoria sulle condizioni soggettive dell'interessato?
Insomma, oltre al Navigator per aiutare le persone nella ricerca di lavoro, servirà un Nocchiero per scongiurare il mal di mare agli operatori nella sola fase preliminare all'attivazione delle iniziative.



Azioni
data
scadenze
1
riconoscimento del reddito di cittadinanza
01/04/2019

2
obbligo di rendere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro



a. presso un centro per l’impiego



b. tramite apposita piattaforma digitale;



tuttavia, la dichiarazione di immediata disponibilità può              essere resa anche all’atto del primo contatto col centro per            l’impiego

01/05/2019
3
3.a. Centro per l’impiego convoca il richiedente nel caso in cui ricorrano le condizioni previste dall’articolo 4, comma 5;

01/05/2019

3.b. Servizi competenti per il contrasto alla povertà dei comuni: convocano il richiedente nel caso in cui non ricorrano le condizioni previste dall’articolo 4, comma 4;

01/05/2019

               i.      Effettuazione della valutazione preliminare multimensionale (non è indicato un termine di scadenza);
15/05/2019


               ii.      Entro i successivi 30 giorni dalla valutazione multidimensionale, se il bisogno è connesso prevalentemente alla situazione lavorativa, il Centro per l’impiego sottoscrive col beneficiario il Patto per il lavoro;

14/06/2019

Entro i successivi 30 giorni dalla valutazione multidimensionale, se il bisogno è complesso e multidimensionale, il beneficiario sottoscrive un Patto per l’Inclusione Sociale (col comune?)

14/06/2019
4
il beneficiario che non sia stato convocato dal centro per l’impiego, riceve dall’Anpal in via telematica le credenziali per l’accesso diretto alla procedura telematica di profilazione per ottenere l’assegno di ricollocazione;

31/05/2019
5
Primo incontro col beneficiario da parte del Cpi
10/05/2019

6
Stipulazione del Patto per il lavoro (non è indicata una scadenza)
10/05/2019

7
Rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità da parte di tutti gli altri componenti del nucleo familiare tenuti agli obblighi connessi al Rdc (entro 30 giorni dal primo incontro)

09/06/2019

8
Obbligo di chiedere l'Assegno di ricollocazione (entro 30 giorni dalla stipulazione del Patto per il lavoro)

09/06/2019
9
Ottenimento Assegno di ricollocazione (entro 7 gg dall'istanza?)
16/06/2019

10
nei successivi 30 giorni dall’ottenimento dell’Assegno di ricollocazione, se il soggetto erogatore delle azioni previste dall’assegno non si attiva, il beneficiario del Reddito di cittadinanza è obbligato a rivolgersi a un altro soggetto erogatore (come fa? Autonomamente o mediante il centro per l’impiego?)

16/07/2019

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