venerdì 20 settembre 2019

L'irrefrenabile voglia dei sindaci di dirigenti apicali e di parafulmini da responsabilità

I quotidiani hanno dato largo spazio alla trionfalistica comunicazione data dall'Anci dell'instradamento alla Camera del disegno di legge pomposamente denominato “Liberiamo i sindaci”.
Come ogni iniziativa di legge, vi sono pregi e difetti. Purtroppo, ben pochi i primi, moltissimi i secondi. Se va dato apprezzamento soprattutto agli intenti di semplificazione per esentare i comuni dagli ormai insopportabili oneri di comunicazione di dati, derivanti da una concezione errata e formalistica della trasparenza e dell'anticorruzione, emergono purtroppo, tra gli altri, due aspetti fortemente negativi e da respingere:
1. la figura del "dirigente apicale";
2. il parafulmine alle responsabilità contabili.

L'Anci da molto tempo agisce e si comporta, più che da associazione di tutela dei comuni, da vera e propria lobby politica, spessissimo in sintonia piena con i vari governi che stanno tentando a più riprese di rafforzare lo spoil system per trasformaere la dirigenza da apparato al servizio della Nazione, ad apparato servile degli organi di governo, scelto da questi per appartenenza politica e fedeltà, fino ad appunto svolgere la funzione di parafulmine dalle responsabilità civili, penali, amministrative e contabili.
Il dirigente apicale e l'esclusiva responsabilità contabile della dirigenza erano stati due dei principali punti fermi della pessima e deleteria riforma della dirigenza proposta a suo tempo dal Ministro Madia, per fortuna mai andata in porto, grazie alla casuale sentenza della Corte costituzionale 251/2016.
Abbiamo già scritto che i sindaci, anzi l'Anci, hanno una "nostalgia canaglia" fortissima per l'ircocervo del "dirigente apicale", una figura se si può ancora più inutile, costa e controproducente del direttore generale che andrebbe a sostituire, cancellando anche il segretario comunale, per creare un assessore simulato da tecnico, un politico travestito da "manager", scelto direttamente, senza concorso, in via sostanzialmente arbitraria, dalla politica.
Il disegno di legge ripropone un'altra norma tra le peggiori della pessima riforma Madia: la previsione secondo la quale i dirigenti debbano essere "titolari in via esclusiva della responsabilità amministrativo-contabile per l'attività di gestione, anche se derivante da atti di indirizzo dell'organo politico di vertice".
Di una dirigenza "parafulmine" è inevitabile evidenziare tutto il male che sta dietro a simile configurazione e concezione.
Quel che davvero colpisce è la tenacia, l'insistenza dell'Anci nel portare avanti purtroppo lotte di retrogiardia ed arretramento fortissimo dell'organizzazione pubblica, esattamente quello di cui non si ha bisogno. Anche nonostante il fallimento dell'impianto di riforme della scorsa legislatura, passato, per l'Anci, come fosse acqua fresca.
Ovviamente, l'associazione dei comuni è libera di assumere qualsiasi iniziativa, anche la più deteriore. L'auspicio è che il Parlamento faccia buona guardia e che non occorrano altre sentenze della Consulta per fermare riforme pessime.

1 commento:

  1. Salve,
    Offerte di prestiti tra privati, veloci e affidabili
    Sono una persona seria e onesta che concede prestiti che vanno da 5.000€ a 500.000 € a ogni persona che cerca un prestito di denaro per coprire un bisogno, saldare un debito, realizzare un progetto, riattivare la sua attività, un'altra preoccupazione. Ti chiedo di essere contattato direttamente con me.

    fedora.rigotti51@gmail.com
    Whatsapp +39 3891124366

    RispondiElimina