Il giornale dei comuni dell'Anci dà la notizia che il Governo si sarebbe deciso ad adottare la norma che consente ai comuni di coprire, anche parzialmente, il costo del servizio di scuolabus col bilancio, per non farlo gravare integralmente sulle famiglie. E così garantire il diritto allo studio.
Bene, verrebbe da dire. Un problema risolto. Peccato che il problema, a ben vedere non si sarebbe nemmeno dovuto porre.
Sembra di assistere all'ennesimo caso nel quale le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti forniscono letture delle norme eccessivamente rigoristiche e non del tutto fondate nè sulla lettera, nè sullo spirito delle norme interpretate, costringendo il Legislatore ad inseguirle, per produrre normativamente interpretazioni diverse e più elastiche di quelle della magistratura contabile.
Opportuno che si riformi la normativa sui costi degli scuolabus, certo. Ma sarebbe molto più opportuno rivedere a fondo le norme sulla funzione di controllo collaborativo delle sezioni regionali, alla luce della controprova che troppe volte tale controllo si rivela fonte e non soluzione di problemi.
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