Questo è un pezzo della rosticceria siciliana:
Se dovessimo paragonarlo ad un frutto, a cosa somiglierebbe?
Escluderemmo senz'altro la banana. Proviamo con un altro frutto:
No, anche il kiwi non sembra proprio somigliare. E un ananas?
Ancora fuori strada. Altro tentativo:
Ci avviciniamo! Ma la mela non è ancora così somigliante. Proviamo con gli agrumi:
Il limone non diremmo. Ma... allora...
Ecco! Incontrovertibilmente, il pezzo di rosticceria siciliana è tondo, ruvido, color oro-arancione. Somiglia in tutto e per tutto ad un'arancia. Perchè il frutto dell'arancio, che è l'albero, maschile, è arancia, femminile. E siccome spesso nelle lingue e nei dialetti il nome di qualcosa che somiglia ad un'altra si rende al diminutivo, ecco il nome del pezzo di rosticceria siciliana: arancinA!!!
Vediamo, adesso, un altro pezzo di rosticceria che si produce in Sicilia:
Non ha nulla a che vedere con la grazia ed armonia dell'arancinA, se non il colore della panatura e l'interno. All'esterno appare come un cono malriuscito.
Per quale ragione simile prodotto dovrebbe avere nulla a che fare col frutto dell'arancio, cioè l'arancia? Per nulla al mondo.
Infatti, tale sgorbio culinario viene da alcuni, in alcune parti della Sicilia, denominato come il bellissimo, armonioso, solare pezzo di rosticceria visto prima, ma all'orrendo maschile (babba bia...).
E se dovessimo confrontarlo con qualche frutto?
Immediatamente il pensiero va alla pera. Ma è ancora un frutto al femminile. Per placare la voglia di certi di attribuire all'innaturale e orrendo pezzo di rosticceria che si contrappone alla meravigliosa arancinA, allora si potrebbe richiamare il seguente frutto:
Ecco, chiamate il malformato pezzo di rosticceria avocadinO. E' al maschile. E non scomodate il nobile agrume che ispira la splendida arancinA.
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