Su La Stampa del 31.12.2019, nell'articolo "Il navigator: non possiamo trovare lavoro a nessuno emanca la piattaforma dati" a firma di Maria Rosa Tomasello di ritrova per l'ennesima volta il luogo comune trito e ritrito secondo il quale basta che una persona cerchi lavoro alla luce di un particolare titolo di studio perchè lo si trovi facilmente. Facendo intendere che se poi il lavoro non si trova è colpa dei centri per l'impiego e, ora che c'è il reddito di cittadinanza, dei navigator.
Nell'articolo, quindi, si legge:
La laurea in relazioni pubbliche, ai fini della progettazione europea viene indicata, senza alcun riscontro preventivo, come perfetta per una rioccupazione. Sarà un'indicazione corretta?
Abbiamo cercato su Monster, in tutta Italia, offerte di lavoro per progettisti comunitari: risultato, una sola offerta
Ricerca, forse, sbagliata. Quindi rieffettuata con le stesse chiavi su Infojobs. Indoviniamo con quali risultati:
Si tratta della stessa, unica e sola, opportunità di lavoro in Italia per progettisti comunitari.
A riprova che a riportare in articoli slogan non testati dalla realtà, si fa solo un servizio che nuoce alla corretta informazione.
Il lavoro viene cercato e, soprattuto, viene trovato solo ed esclusivamente se esiste. Il lavoro non lo crea chi cerca, nè viene autoprodotto dal titolo di studio: è il mercato, il Pil, l'andamento dell'economia che incide.
Scrive sempre il 31.12.2019 Chiara Saraceno su La Repubblica, nell'articolo "Quel reddito da riformare": "Per creare lavoro occorre agire anche, se nonsoprattutto, sulla domanda, non solo o prevalentemente sull' offerta".
Agire sulla domanda (sono le imprese che domandano), significa creare le condizioni economiche perchè le imprese possano espandersi e programmare assunzioni. Agire solo sull'offerta (sono i lavoratori che offrono lavoro) significa non fare mediazione, ma creare illusioni.
Giusta osservazione per il Rdc meno per i riformatori ( rectius : abolitori) di quota 100 di cui alla fine le entrate dell'erario guadagnano per ricongiunzioni,riscatti, ecc. pur di avere l'agognato requisito i richiedenti aspirano. E' segno di civilita' poter anticipare l'uscita dal lavoro cosi' da aiutare il ricambio generazionale stante l'emergenza occupazionale di chi un lavoro lo vuole davvero e rifiuta il Rdc?
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