La disperante situazione del Paese si è svelata nel suo pieno oltre 20 anni fa, testimoniata dalle orripilanti pubblicità sulle città "da bere" sui whisky bevuti dal manager che con voce stentorea comunica "abbiamo l'esclusiva!".
Sempre in quell'epoca, si diffuse una tra le più provinciali e patetiche abitudine: la pubblicazione sui giornali delle offerte di lavoro in inglese. Altisonanti paroloni britannici, per offrire normalissimi posti di tecnico, impiegato o operaio.
La neo lingua, la divagazione, la perifrasi per distrarre. Una fregola senza fine, che ormai ha coinvolto da anni anche la stampa e il parlar comune, tanto da considerare come normale appellare come "governatori" i presidenti delle regioni.
Nella Costituzione e nell'ordinamento giuridico, la qualificazione dei presidenti delle regioni come governatori semplicemente non esiste.
Ma, per sentirsi un po' amerighèni (uàzz amèrega, maccherone me te magno), ci va di chiamare i presidenti delle regioni come "governatori". Hai visto mai che si capisca davvero quali sono i loro reali ruoli, poteri, competenze e responsabilità.
Nessun commento:
Posta un commento