L'ex premier che in questi giorni fa barcollare la maggioranza non dimentica il suo passato da sindaco e la funzione di lobby, potentissima, dell'Anci (un soggetto che ha spinto da matti per una delle riforme più inutili e devastanti, quella delle province, per capirsi).
E suggerisce, quindi, di assegnare 6 miliardi del "tesoretto" del NGEU ai "sindaci", continuando nella narrazione che da anni racconta di comuni efficienti, attenti alle esigenze e capaci di soddisfarle, perchè i sindaci sono eletti direttamente.
La realtà, al di fuori di questa narrazione è ben diversa. La realtà racconta di centinaia di comuni che ogni anno vanno in dissesto. Di grandi città che sono, sono state e ancora si leccano le ferite, o sono sull'orlo del tracollo finanziario: Biella, parma, Napoli, Roma, Torino, Catania, Reggio Calabria. Di norme varie salva-Roma, salva-Catania, salva-Firenze.
Soprattutto, se il sistema dei trasporti pubblici locali è inefficiente dotato di mezzi insufficienti ed arcaici, la responsabilità è esattamente dei comuni e dei sindaci, che hanno consentito una gestione devastante delle società partecipate, intrise di politici senza sbocchi elettorali e propense a fare debito per garantire spese correnti di immediato ritorno elettorale, con pochissima utilità.
Ma, anche le scuole hanno un grande debito di inefficienza. Molti non lo sanno e la stampa generale continua a confondere le acque: la competenza a costruire e manutenere le scuole è dei comuni, fino alle medie e delle province per le superiori. Se le scuole sono piccole, le aule inospitali, gli arredi inadeguati (è competenza degli enti locali e non del Ministero anche la fornitura degli arredi e dei laboratori) e, dunque, se la logistica è così sfortunata e rischiosa per la pandemia, la responsabilità è dei comuni.
Quegli stessi comuni che spendono cifre di miliardi ogni anno per contributi ed elargizioni di ogni genere, che gonfiano il personale di "uffici di staff" di inutilità conclamata, che hanno chiamato per la funzione, altrettanto inutile, di "direttore generale" gente con la terza media, che hanno abbandonato i servizi sociali tanto che nella legge di bilancio 2021 lo Stato intende farsi carico di finanziamenti per convincerli ad assumere assistenti sociali entro un minimo vitale quanto meno decente. O che hanno lasciato andare in malora gli uffici tecnici, incapaci di produrre in tempi minimamente accettabili i documenti per il Superbonus, perchè gli archivi sono per lo più cartacei, conservati in antri sporchi e umidi, senza alcuna catalogazione.
L'affidamento di 6 miliardi del NGEU ai comuni andrebbe molto meglio ponderato. O quanto meno condizionato all'urgente ripristino di controlli esterni di legittimità, merito ed efficacia dell'investimento, per evitare che la storia vera come sempre prevalga, negli effetti del governo allegro, sulla narrazione.
Vogliono solo "gestire" direttamente le risorse finanziarie, che arriveranno a debito, per poterle saccheggiare, e se va bene solo a fini clientelari...
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