venerdì 4 giugno 2021

Assunzioni: le incoerenze delle riforme in corso

 Nell'articolo "Pa e Recovery, oggi il decreto assunzioni ma rinvio per la riforma dei premi" su Il Sole 24 ore del 4r.6.2021, Gianni Trovati informa che la riforma delle assunzioni sarà "small": riguarderà solo, nella sostanza, il rafforzamento degli organici necessario per l'attuazione del Pnrr.

Pertanto, per risolvere divisioni nella composita maggioranza sulla complessiva riforma, si darà il via libera alle assunzioni a tempo determinato, per lo più attivabili con "concorsi" che è davvero difficile considerare realmente tali. Si tratterà, infatti, o di assunzioni per chiamata "mediata" dagli ordini professionali, con solo colloquio; o di concorsi per soli titoli, come pare sia intenzione di procedere da parte del Ministero della giustizia.

Tra le assunzioni a termine previste, infatti, i circa 16.500 da adibire al nuovo "ufficio del processo", previsto per potenziare e velocizzare la funzione giurisdizionale. Ed i 1000 "esperti multidisciplinari" che dovrebbero curare l'attuazione del Pnrr per i comuni.

Che cosa se ne possano fare i comuni dei 1000 “esperti multidisciplinari”, da reclutare su indicazioni degli ordini professionali in base ad un colloquietto, privi certamente di qualsiasi esperienza operativa nel mondo peculiare degli enti locali, è tutto da scoprire. E probabilmente non sarà una scoperta felice.

Non si capisce, per altro, la ragione per la quale si intenda istituire uno strumento a regime, come l’ufficio del processo, pensato come stabile supporto per l’attività dei magistrati, assumendo però solo personale a tempo determinato. Sono evidenti due aspetti:

  1. l’incoerenza operativa e programmatica;
  2. la, come dire, prenotazione di una successiva stabilizzazione.

Insomma, è sempre la stessa Italia. Il virus non ha cambiato nulla.



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