I giornali accolgono trionfalmente la proposta di porre fine allo smart working nella PA, per rilanciare addirittura il Pil a forza di paninetti, succhi di frutta e caffè, con latte freddo, in tazza di vetro grande e zucchero di canna biologico.
Restano in piedi sempre le stesse domande: gli impiegati pubblici servono per quel che fanno e producono?
Oppure, poichè non si è capaci di misurare in alcun modo quel che fanno e producono, e quindi non si è in grado di realizzare uno smart working utile e produttivo, la loro utilità consiste nel consumare un Camogli duro con formaggio incartapecorito e insalata rinsecchita ed una ciofeca nei baretti che sfruttano la rendita di posizione vicina agli uffici?
La soluzione è portarsi il pranzo da casa e bere il caffè alla macchinetta.
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