A ben vedere, l’impressione, molto forte, è che si concepisca il Pnrr come un sistema per finanziare progetti già esistenti, non per realizzarne di nuovi.
Contemporaneamente, la retorica degli ultimi mesi sulla riforma dei concorsi finalizzata a rilanciare le assunzioni per acquisire, nella PA, professionalità poco presenti, come esperti di fund rising, di normativa e rendicontazione di progetti europei, era quel che in effetti è: solo retorica.
D'altra parte, la consapevolezza che il diluvio di denari possa indurre gli enti locali ad assumere personale senza criterio e ad approvare progetti poi irrealizzabili, non può non guidare le strutture tecniche competenti a guidare ed indirizzare la gestione del Pnrr. Del quale si iniziano a vedere tutti i difetti di impianto e le difficoltà operative.
Diciamolo forte e chiaro a tutti
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