lunedì 15 maggio 2017

Appalti. Ma qual è la difficoltà a chiedere nelle forme brevi alcuni preventivi?

Il correttivo al codice dei contratti ha scatenato una serie di incomprensibili questioni applicative, dovute alla presunta semplificazione della procedura indicata dall'articolo 36, comma 2, lettera a), per le acquisizioni sotto i 40.000 euro.

In molti esultano per una presunta abolizione della necessità di motivare la scelta dell'operatore economico, come se l'eliminazione dell'apposizione "adeguatamente motivato" relativa all'affidamento di per sè eliminasse i principi imposti dall'articolo 30 e, soprattutto, l'obbligo fissato dall'articolo 3, comma 1, della legge 241/1990, di motivare ogni procedimento amministrativo.
Ma, al di là dell'approfondimento sullo specifico tema giuridico posto da una norma, l'articolo 36, che come si nota non ha sicuramente conseguito l'obiettivo di "semplificare", la domanda che incombe è: ma quale sforzo particolare impone chiedere due/tre preventivi ad una ditta, per valutare la congruità dell'affidamento che ricade su una?
Cosa costa, cioè, non effettuare una gara formale, ma mandare una semplicissima mail, con contenuti stereotipati, come la seguente?


Spettabile ….



Richiesta di preventivo

Si prega di presentare preventivo di spesa per un intervento necessario alla manutenzione del bagno di servizio all'ufficio ____ , sito in via ________.
Allo scopo, si prega di compilare il seguente quadro:


Oggetto
Tipo/Marca
Prezzo unitario
quantità
Prezzo complessivo
Miscelatore

(max 40 euro)

2

Sedile universale bianco

(max 30 euro)
2

Placca due tasti per scarico

(max 30 euro)
2

Galleggiante con asta

(max 25 euro)
2

Mano d’opera
\\\\\\\\\\\\\\\\\

(in ore)


Costi della sicurezza
\\\\\\\\\\\\\\\\

\\\\\\\\\\\\\

Totale

Iva

Totale più Iva


Si prega anche di precisare il tempo previsto di esecuzione delle attività a decorrere dall'ordine: ore/giorni lavorativi __________

Lo sforzo insostenibile in cosa consisterebbe? Nella determinazione delle specifiche tecniche della prestazione da acquisire? Così il tecnico o il Rup non deve annoiarsi a redigere comunque un sia pur minimo elenco prezzi, derivante da un'analisi della prestazione da chiedere?
Ma, non si capisce che così agendo, ci si mette nelle condizioni di far decidere all'operatore economico quale prestazione, con quali costi e con quali tecniche, rendere? Anche a costo di diseconomie dovute all'assenza di un'analisi anche minima dei costi di mercato, con cui parametrare il preventivo?
Oppure, anche senza scomodare la richiesta di più preventivi, se non si redige un minimo elenco prezzi basato su un'altrettanto minima analisi della prestazioni, non sarebbe nemmeno possibile un confronto tra il singolo preventivo ricevuto e listini reperiti in internet o affidamenti similari.
Insomma, si ha la forte impressione che il correttivo sia visto come una sorta di "liberi tutti", una libertà di affidare con poca fatica, a prezzo, condizioni ed indicazione delle prestazioni fissate da un prestatore, unto dalla "fiducia" del funzionario che gli si rivolge.
E' troppo evidente che non può essere questo il modo di intendere il codice dei contratti e la "semplificazione" degli affidamenti.

10 commenti:

  1. Per certi lavori di importo sotto 2000 euro, trovare una ditta che li esegua è già molto complicato, tenuto conto che spesso devono fare il sopralluogo (se non vogliono fare ribassi al buio e magari perderci), che le somme frequentemente li vedono dopo un anno dalla fine lavori (se va bene), perchè spesso chi ordina non ha le somme ma è solo delegato o autorizzato a spenderle. Poi che fa si prende un avvocato per prendere 700 euro (dopo un ribasso del 30%)? Quantifichiamo, sopralluogo di un tecnico, due ore, 150 euro (se è un bravo tecnico), preparazione lettere e offerta preventivi 30 euro, presenza il giorno dell'apertura dei preventivi (tranne che non si vogliano dei preventivi a buste aperte), altri 50 euro. L'utile d'impresa standard è il 10% se il preventivo è fatto bene. Già con un ribasso del 20% un'impresa seria su piccoli importi ci perde. Diverso è su importi di almeno 40000 euro dove c'è un minimo (poco) di risparmio di scala e conta l'organizzazione. Il tutto con certezza di essere presi in giro (anche se tutto è fatto in modo regolare) se non si è vincitori oppure se si ha un avvocato che si paga a mese si fa il ribasso del 50% e poi si impianta una causa con l'Amministrazione perchè la scala di accesso ha il gradino alto 1 mm in più del previsto e questo comporta danni fisici agli operai.
    Quindi una volta che un tecnico verifica al congruità della spesa, un solo preventivo e più che sufficiente. Scusatemi in anticipo per la grammatica e la costruzione orribile delle frasi.

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    1. concordo pienamente con anomimo! Sei un grande che probabilmente lavora nel settore e conosce bene le problematiche di un ufficio senza personale e con tanti problemi ... altri ho l'impressione di no

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  2. Quindi la Parte si deve accollare costi e rischi di impresa affidando direttamente, senza controlli di congruità. Vero. Come non averci pensato.

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  3. SOTTOSCRIVO .... si tratta di una disposizione che effettivamente può far pensare a qualcuno (magari ai più "furbi") che siano venute meno le esigenze di trasparenza e pubblicità proprie della MOTIVAZIONE DEGLI ATTI.
    Chi sa se avremo un riscontro fra qualche anni a seguito del formarsi della giurisprudenza PENALE e CONTABILE sull'applicazione della disposizione.

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  4. Esatto! Il pericolo è che sarà compito dei giudici (anche penali) completare il quadro interpretativo. Massimiliano

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  5. I furbi se ne fregano delle miriadi di leggi e leggine, trasparenza e pubblicità, regolamenti e prescrizioni varie. Li seguono alla lettera meglio e più di tutti gli altri. E il risultato è che più aumentano gli adempimenti, più spazio c'è per la corruzione.

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  6. Non concordo con quanto affermato da Anonimo. Trovare imprese per lavori sotto i 2000 Euro forse poteva succedere qualche anno fa, oggi assicuro che se ne trovano disponibili a partecipare ad un confronto competitivo anche per importi inferiori. Vero è che spesso la richiesta di preventivo, quale indagine di mercato può essere considerata una perdita di tempo dalle imprese e non sempre si ha a disposizione personale tecnico in grado di predisporre un serio compiuto metrico per cui poi la valutazione della congruità diventa davvero un'avventura. E comunque il codice ed il correttivo fanno riferimento non solo ai lavori. Io a casa mia se devo fare una spesa di 2000 euro ed anche meno, ci penso due volte e cerco di informarmi sui prezzi di mercato a parità di caratteristiche. Perché non dovrei farlo per l'Amministrazione? Scusate ma non capisco il problema poi della lettere da spedire con l'assenza di personale. Sapete ai miei tempi, quando ancora non c'erano i computer, per fare prima avevamo dei fogli dattiloscritti( a mo di ciclostile) con degli spazi bianchi da compilare a mano. Possibile che adesso il problema delle indagini di mercato debba ancora essere ricondotta al problema di chi scrive una semplice lettera?

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    1. E' semplice! Se hai delle scuole del 1957 con wc a turca che si tappano il più delle volte per i rotoli di carta igienica ivi gettati e altro (pannolini ed omissis...), e così via per numerosi immobili comunali .... mi piacerebbe proprio vedervi al telefono, per mail o per quello che vi pare a chiedere preventivi specie in enti cronicamente deficitari di personale come nei piccoli comuni....COMUNQUE, scusatemi, non interverrò più.... ho capito che sto letteralmente sprecando il fiato ....

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    2. E' evidente a chiunque che a questo tipo di esigenze (a parte la possibilità offerta dalla legge 23/1996 di delegare queste manutenzioni ai dirigenti scolastici) non si può far fronte con singoli incarichi, necessariamente condizionati dalla fretta di inseguire il contingente, bensì mediante un contratto di manutenzione, che preveda le singole voci ed i prezzi a monte, con ordinazioni a chiamata. Si tratta del contratto a consumo o, un tempo, definito aperto. Si perde molto meno tempo a programmare le attività che a ungere della propria (indimostrata) capacità di individuare la "migliore offerta", senza contare che senza questa programmazione, la sommatoria di attività manutentive di questo genere può anche sforare di molto le soglie per gli affidamenti diretti ed introdurre ulteriori problemi di legittimità dell'operato. E' vero, poi, che i comuni sono piccoli ed hanno poco personale. Ci sono, non a caso, ma proprio per questo, le convenzioni, le unioni di comuni e le Cuc: servono esattamente ad ovviare a questi problemi, che non basta enunciare, perchè occorre in qualche modo risolverli.

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  7. Mi dispiace ma ho solo espresso una mia opinione e non pensavo proprio di suscitare una simile reazione. Anche io non mi diverto a fare di continuo indagini di mercato ed assicuro che opero in Amministrazione completamente deficitaria di risorse umane e... purtroppo... di risorse economiche. Ecco perché il tentativo di economizzare anche poche decine di euro per ogni intervento alla fine può fare la differenza

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